Tempo Interrotto

Analizzo la mia frase:

-Il tempo è una linea infinita, interrotta dall’accadere della Vita: l’uomo con il suo accadere nel mondo interrompe la linea infinita del Tempo, divenendo parte di esso. Occupa il suo spazio nel mondo vivendo il suo tempo.

La mia affermazione si riferisce continua allo spazio-temporale ed è a carattere filosofico. È una mia libera interpretazione su tempo e creature, che –a mio parere- con l’interazione si arricchiscono a vicenda.

Una creatura vivente, con i suoi ritmi, impersona il tempo: nutrirsi, dissetarsi, riposare, eliminare scorie, sono azioni naturali che scandiscono il tempo. L’uomo stesso è una creatura vivente che mangia, beve, dorme eccetera; ha anche i suoi ritmi interni: il battito del cuore, il respirare e lo scorrere del sangue nelle vene, scandiscono il tempo del corpo fisico. Ma l’uomo, a differenza delle altre creature (animali, piante, pesci), è influenzato dalla ragione: è l’unica creatura che ha bisogno di gestire e controllare ciò che lo circonda a cominciare dal tempo. Se l’uomo potesse, salirebbe sulla linea del Tempo per percorrerlo in avanti (futuro) e indietro (passato): tale è il suo desiderio di controllarlo.

Cosa intendo io con il verbo “accadere”?

Accadere inteso come cade-a, vuol dire: corpo a\cade in quello spazio definito, e nel tempo definito (dal caso, a causa o entrambe).

Qualsiasi cosa cada, ci sorprende per via del rumore che produce l’impatto e, in genere, ci coglie di sorpresa attirando la nostra attenzione, distogliendoci da quello che stavamo facendo.

Com’è l’accadere? Sicuramente non è indolore, anzi in alcuni casi, potrebbe essere brusco e oserei dire brutale.

Come possiamo descrivere la venuta al mondo di un bambino? Sicuramente è un evento brusco, brutale sia per la donna che per il nascituro.

Ho utilizzato la parola interrompere perché sento a pelle che qualsiasi nascita di qualsiasi creatura crea, con il suo nascere, un impatto con il tempo. Adesso c’è anche lei. È accaduta. Immagino la creatura che inizia da subito a vivere il suo tempo. La creatura ora esiste, fa e farà per sempre parte della linea del tempo.

L’uomo vivendo il suo tempo relativo, interagisce con il tempo assoluto divenendo parte di esso e soprattutto cercando di gestirlo; così facendo crea, secondo me, una continua frammentazione del tempo che, viceversa, senza la conta dell’orologio scorrerebbe libero, fluido e incondizionato.

Penso che la scelta del verbo “interrompere” sia dettata dalla mia necessità di vedere l’accadere della vita nel mondo, come un arricchimento per il mondo stesso. (esempio di incontro che cambia il tran tran della vita di una persona; esempio di pensiero illuminante; esempio di collana rotta, le cui pietre rotolano per terra).

Per spiegarmi meglio, prendo ad esempio il quadro di Caterina Vitale “Controtempo” per il quale ho scritto una poesia che ad un certo momento recita:

E il bianco è interrotto dall’accadere dei colori.

E il nero è interrotto dall’accadere delle emozioni.

Ho preso due colori estremi il bianco e il nero:

-La tela bianca dopo essere stata dipinta -rosso, verde, giallo, blu, eccetera- ha perso il suo colore originale, il bianco: il pennello ha coperto lo spazio bianco ora sostituito dai colori. La mano che ha guidato il pennello, Caterina, ha lasciato cadere i colori in modo causale (a causa di un’idea o di un’intuizione) e casuale (a caso non seguendo, ad esempio, uno schema pre-definito). Caterina ha dipinto un quadro astratto. Caterina ha poi dato un titolo al suo quadro, quindi lei sa cosa ha dipinto e il suo saperlo è l’arricchimento dell’accadere dei colori che interrompe il bianco della tela.

-Il nero riguarda me che guardo il dipinto. Il nero è una lavagna dalla superficie pulita predisposta ad essere riempita. Prima di vedere il quadro ero all’oscuro della sua esistenza, il vederlo mi mette in condizione di osservarlo, interrompendo il nero e arricchendomi d’emozione. L’emozione è uno stato d’animo che interrompe la quiete del vivere. L’emozione che capto, fa sì che io scriva subito una poesia. Il quadro diviene parte di me. La poesia diviene parte di Caterina e del quadro “controtempo”. Prima il quadro non c’era e la poesia non c’era, ma adesso ci sono e continueranno ad esserci.

Penso che emozione e sentimento siano gli artefici dell’interruzione.

È importante per me chiarire che dal momento successivo all’impatto, tutto diventa più fluido perché tempo e uomo si amalgamano, viaggiando insieme. Seppur l’uomo voglia continuamente gestire il tempo fa parte di questo scorrere infinito: il suo esserci, pur creando una momentanea interruzione, ha poi prodotto un arricchimento per il tempo stesso che ha accolto una nuova creatura, e un arricchimento per l’uomo stesso che, con il vivere, acquisisce nel tempo maturità e saggezza che solo il vivere consapevole potrà dargli.

Io non so se sono stata chiara. Questo è solo il mio pensiero. Ho cercato un’altra parola che sostituisse la parola “Interrompere” ma non c’è un equivalente che mi chiarifichi il concetto allo stesso modo.

-Il tempo è una linea infinita, interrotta dall’accadere della Vita: l’uomo con il suo accadere nel mondo, interrompe (momentaneamente) il fluire infinito del Tempo, divenendo parte di esso. Occupa il suo spazio nel mondo vivendo il suo tempo.

Giovanna Fileccia

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