Vagando
per sconnesse vie
decisi di
tornare indietro
percorrendo quel luogo
di dedali intricati,
grovigli creativi,
intrecci menzogneri.
E per non
perdermi tra
i meandri della mente,
fissai l’arcobaleno
su una tavolozza
di marmo nero;
lasciai fili sospesi
liberi di errar nel
buio
trovando infine appigli
a indicar la via del
genio.
E girando in
labirinti dai
mutevoli ideali,
tra pensieri dipinti
mai più sola mi
trovai.
Nell’immagine: Poesia sculturata “Labirinti ideali” dall’omonima poesia che ho scritto dopo che il nome da me proposto è stato scelto per la Galleria d’Arte Labirinti Ideali.
Ognuno di noi persegue mete diverse: mondi incogniti che attraverso i pensieri, le emozioni, le mani e le azioni, ci portano in luoghi da scoprire e in spazi da conquistare.
Ogni artista ha dentro di sé un labirinto ideale tortuoso, pieno di ostacoli da superare ma, allo stesso tempo, colmo di estro creativo: un dedalo intricato come può esserlo solo un cervello in fermento che segue sinuosi ed accattivanti percorsi per inoltrarsi in nuovi stimoli per dire, fare, creare….G. F.