All’interno delle attività di divulgazione e promozione del patrimonio culturale siciliano la Soprintendenza del Mare, ha organizzato in collaborazione con Giovanna Fileccia, presso L’Arsenale della Marina Regia l’evento “Marhanima”.
Mercoledì 17 gennaio 2018 alle 16.30, è stato presentato il libro Marhanima, edito dalla casa editrice Ed. Simposium la quale ha già pubblicato altre due raccolte poetiche di Giovanna Fileccia.
Marhanima è un testo poetico che conta circa 600 versi dedicati al mare e ai suoi elementi, i cui versi mobili sono intervallati dalle opere tridimensionali di Poesia Sculturata dell’autrice. Il libro ospita i contributi del Soprintendente del Mare della Regione Siciliana Prof. Sebastiano Tusa e dell’Architetto Alessandra De Caro responsabile unità operativa II Valorizzazione e Divulgazione del Patrimonio culturale sommerso – Museo del mare, Arsenale della Marina Regia. La postfazione è della Dott.ssa Caterina Vitale, psicologa e psicoterapeuta.
Durante la presentazione oltre al dirigente della Soprintendenza, l’Architetto Alessandra De Caro e all’autrice, sono intervenuti: l’Editrice Veronica Billone, la Prof.ssa Sandra Guddo e il Prof. Salvo Galiano che per l’occasione ha suonato il marranzano. Hanno mandato i loro saluti il Soprintendente Sebastiano Tusa e la Dott.ssa Caterina Vitale che per motivi logistici non hanno potuto essere presenti.
L’evento ha riscosso un grande interesse di pubblico che numeroso ha seguito, con pathos e in religioso silenzio, le letture tratte da Marhanima interpretate dalle voci di Marisa Palermo, Francesco Ferrante e della stessa Giovanna Fileccia.
L’autrice ha ringraziato Marisa Palermo, Francesco Ferrante e Veronica Billone donando loro un ritratto realizzato da Leo Di Mercurio; al Soprintendente Tusa e alla Dottoressa De Caro ha donato un FIORE DI MARE , piccola Poesia Sculturata tratta dall’omonima poesia.
Insieme alla presentazione del libro, è stata inaugurata la mostra “Poesia Sculturata” di Giovanna Fileccia: un’originale quanto personale modo di unire la parola poetica alla materia.
La mostra è rimasta nei locali dell’Arsenale fino al 29 gennaio.