Va in scena lo scrittore – I premiati della seconda edizione
Primo classificato SEZIONE MONOLOGHI: “Scossa” di Giovanna Fileccia
Ritira il premio Laura Pertica
Motivazione di Federico Baldini: A MIO AVVISO OGNI OPERA ARTISTICA DOVREBBE “DARE EMOZIONI”. QUALSIASI TIPO DI EMOZIONI. QUESTO MONOLOGO E’ COMMOVENTE, PURO, CRUDO MA ANCHE LEGGERO, PIENO DI UMANITA’. NON HO POTUTO FARE A MENO DI IMMEDESIMARMI NELLA GIOVANE PROTAGONISTA PUR NON AVENDO AVUTO, PER MIA GRANDE FORTUNA, UN’ESPERIENZA COSI’ DRAMMATICA. NEL TESTO SI RESPIRA UNA MERAVIGLIOSA E CONTAGIOSA VOGLIA DI VIVERE, DIFFICILE DA DIMENTICARE. L’AUTRICE ANALIZZA IN MANIERA LUCIDA QUELLO CHE PUO’ ACCADERE NELLA TESTA DI UNA PERSONA IN UNA SITUAZIONE COSI’ TREMENDA, SENZA CADERE NELLA RETORICA E NEI LUOGHI COMUNI.
Motivazione di Patrizia Iovine: L’autrice è riuscita farci immaginare lo stato d’animo di una donna incastrata tra le macerie che rivive il suo passato, rivedendo riaffiorare tra quei detriti, le immagini ancora nitide della sua vita.
La giuria ha deciso di premiare l’autrice che ha il merito di aver mostrato il cuore vivo e palpitante della protagonista, carico di sentimenti. Interessante anche l’associazione con i dipinti di Salvador Dalì, immagini surreali che sembrano sfilare tra i rintocchi funebri di orologi divorati da un tempo assassino. Il Tempo con la t maiuscola rappresenta per l‘autrice un’entità negativa capace di sgretolare e di inghiottire il reale distrutto da una potenza infida serbata tra le viscere della terra matrigna. In questo monologo, Paola descrive il suo animo esacerbato e la sua lotta interiore per la sopravvivenza. In un interminabile minuto una Scossa ha ribaltato la sua esistenza e con essa parte del suo microcosmo, ha arso il suo cuore insieme ai ricordi di un passato ancora troppo vicino, proprio lì in quella camera rassettata da sempre da una madre premurosa. La Terra, anche questa con la t maiuscola, rappresenta metaforicamente una donna che si apre e inghiotte. La Terra è per Paola donna e nemica come pure la sua Casa, da sempre amata , che l’ha tradita concedendosi a quella terra, Casa traditrice di una famiglia intera, Casa che come tomba racchiude silenzi assordanti, pieni d’angoscia, che si nutrono di polvere e rabbia. La protagonista è sbigottita, imbalsamata tra quelle grigie macerie ma con la mente ancora lucida, capace di descrivere il suo lavoro da modella, di osservare tra quei detriti la sua vita ansimante, sprecata nell’alcool e nella droga, nella miseria racchiusa in un pugno di soldi sporchi di cui solo ora prende coscienza. Decisa a cambiare ora Paola respira polvere e prega. Riusciranno i soccorritori a salvarla?
Questa storia è un mosaico di emozioni. In realtà anche se non l’abbiamo sentite sotto i nostri piedi le scosse sono arrivate fino a noi insieme agli echi di quei lamenti, laceranti. L’autrice ha il merito di aver reso vivi e palpitanti quei momenti raccontandone i dettagli spolverati con cura e portati fuori da quell’inferno.
Grazie
Il Direttore de La Gru News, Silvio Ruffino, ha pubblicato sulla prima pagina del suo giornale un articolo che parla di “Scossa”.
Quel giorno, il 17 maggio ero al Planetario di Villa Filippina a Palermo, a presentare Marhanima, per Regioniamo 2018.
Ricordo l’emozione del momento in cui ricevetti la telefonata di Laura Pertica : “Giovanna hai vinto al primo posto!!!!!” E io incredula e felice…
Grazie Grazie a tutti e un bacio a Sara Favarò delegato regionale per la Sicilia della FUIS, la quale più di un anno fa mi ha invitata a iscrivermi.
