Concorso Letterario Maria Costa 2018 – II.a Edizione
LINFA D’AURORA
Non voglio più esser un albero
radicato nell’umida terra
i capelli stagliati nel cielo
le braccia alte ad invocare aiuto.
Non voglio più essere un albero
per non porgere i miei rami
su vassoi di rugiada
a chi, indolente, abbatte la sua furia.
Non voglio più essere albero privo d’escrescenze
né un fiore reciso strappato alla vita
né un frutto d’amore né d’odio
né un capro espiatorio da mutilare.
Anelo essere me stessa
libera di litigare col vento
di sussurrare alla pioggia
di bere dalla neve
di sorbire dalla luna
di urlare al sole tutto lo sdegno che m’albeggia.
Non voglio più essere albero
ma linfa che scivola dentro
di canto e d’amore
di desiderio e di tramonto.
Sono un essere umano
radicato nell’umido
i capelli stagliati nel cielo
le braccia alte a invocare aiuto.
Mi senti?
Ascoltami.
Giovanna Fileccia