Libri miei. Prefazione di Alessandra De Caro a Marhanima

Copertina marhanima foto

IMG-20180115-WA0010Uno scrigno colmo di emozioni

Sentire il Mare, ascoltare il Mare, seguire il suo instancabile perpetuo movimento. Il movimento è vita, la vita stessa è un continuo movimento.

E il Mare, come la vita, è di chi lo sa amare, di chi lo sa ascoltare, di chi sa parlargli, di chi sa raccogliere dalla sabbia fine e dalle onde leggere i respiri di una storia.

A chi vive col mare dentro al proprio cuore a volte può bastare anche solo immaginarlo; chiudere gli occhi per percepirne l’odore e il rumore, per lasciarsi sedurre dalla sua energia vitale.

Il Mare ci sussurra la sua serenità, ci urla la sua forza, ci trasmette il suo grande fascino. Il mare non conosce il silenzio e Giovanna sa bene interpretare il suo linguaggio e con Marhanima, parola dopo parola, segno dopo segno, granello di sabbia dopo granello di sabbia, goccia dopo goccia, onda dopo onda, ci conduce in un viaggio che ci rapisce l’anima, restituendoci al contempo, la memoria della nostra vita e la visione di quella che ancora ci attende.

Scrive l’autrice:

Il vibrare del mare

canto che mi travolge

e mi risucchia

dentro un utero colmo di vita e

rinasco Marhanima

partorita dal mare

che anima i sogni e i desideri” (pag. 37)

una vera e propria dichiarazione d’amore rivolta al Mare, un viaggio che tocca tutti i luoghi di questo incantevole elemento della Natura, le sue spiagge sabbiose, le coste rocciose, per poi immergersi nei suoi abissi, nelle acque più profonde, alla ricerca di ciò che non è visibile all’occhio umano ma che costituisce la vera essenza delle cose: l’Anima. Una “infinita immersione” nel Mar Mediterraneo, che come un libro inesauribile continua a raccontare piccole e grandi vicende della nostra storia regalandoci sempre nuove sensazioni e arricchendoci di sentimenti che come note musicali accompagnano la nostra vita.

Un grande pianeta blu che desideriamo non si tinga mai più di rosso, perché è il colore del sangue e neppure di nero, perché è il colore del petrolio, ma come scrive l’autrice di questo prezioso scrigno di emozioni: “L’acqua del mare:/ testimone di memorie antiche/ culla del tempo che/ porta al mio orecchio/ il battito del mondo.” (pag. 13)

Diceva Jacques Cousteau, parlando di ciò che più amava e che chiamava “Il mondo del silenzio”: “Il Mare, una volta lanciato il suo incantesimo, ti terrà per sempre nella sua aura di meraviglia”.

Semplicemente MARE: MovimentoAvventuraRicordiEternità

 

 Architetto Alessandra De Caro

 

 

Regione Siciliana

Assessorato dei Beni culturali

e dell’Identità siciliana

Dipartimento dei Beni culturali

e dell’Identità siciliana

i

Soprintendenza del Mare

 

 

 

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