
“Cara Terra, i miei passi risuonano sul manto di catrame, ma io scavo per trovare il tuo morbido cuore che pulsa d’amore per ogni creatura che di te vive. Generosa terra di ingrati uomini e ingrate donne, pronti a depennarti come se tu fossi una vecchia gallina che non fa più uova. Perdona ogni essere umano che ti ha ignorata, perdona ogni tacco a spillo che ti ha infilzata. Prendi forza dal vento dalla pioggia dalla luce dalla neve e rinasci madre di ogni pietra e di ogni foglia. Io piccola metafora di luce, ti accoglierò tra le mie braccia. Ti cullerò, cara Terra, finché il tuo pianto diverrà eco che risana, e il tuo respiro riempirà conche d’acqua pulita.”
Giovanna Fileccia
8 aprile 2020 (inedita)
Immagine dal web