Recensione a cura di Giovanna Fileccia

La poetica di Fabrizio Pistolesi è fatta di bolle che galleggiano dentro un humus pregno di sentimento. Cercano approdi salvifici dove poter scoppiare in pace. Le immagino arrivare a destinazione e potersi concedere di fare splash e in questo splash vedo la risoluzione, la risposta alle domande che, mute, emergono dalle poesie che si avvicendano tra le pagine del libro. Niente bolle nella carta, solo il pensiero prende forma tonda, e si espande attraverso le parole per arrivare poi, quando sarà maturo, in quella destinazione che è una meta da raggiungere.
Ho ricevuto la raccolta poetica “Bolle di pensieri” in seguito al contest gara sul tema Il ritorno. L’amministratrice del gruppo Gli Amici delle Emozioni, Alessandra Di Girolamo, ha premiato la mia poesia “Odissea” tratta dall’antologia Seta sul petto, che insieme ad amici e amiche artisti abbiamo dedicato a mio marito Alessandro che Di Mercurio aveva la forza e l’empatia. La mia poesia “Odissea” è un viaggio doloroso in un tempo privo di tempo nel quale attendo il ritorno di Ulisse. Fabrizio Pistolesi nella strofa che chiude la sua poesia “Artigli di seta” si lega alla mia “Odissea” in una visione speculare. Egli scrive:
(…) Nell’urlo
che spezza catene di ferro
il dolore non teme
un sole già sorto
che scioglie ogni sogno
in vivida acqua
nelle vene del tempo
Il mondo di Fabrizio è un viaggio della poesia dentro la poesia: ho notato che molte sue liriche iniziano con un’apertura a immagini che favorisce il visivo e il razionale. Ma poi i versi prendono forma circolare e nella strofa finale prevale l’emozione, l’istinto del sentimento che l’ha guidato fino a lì. La sorpresa è negli ultimi versi che diventano bolla che scoppia in un bum che scuote e vibra.
Fabrizio Pistolesi mi si è rivelato a novembre 2020 quando io stessa ho premiato la sua poesia “Marina” al contest che vedeva protagonisti due dei miei libri e il tema era Il mare. Uno scambio il nostro che ha fatto sì ci conoscessimo. Conoscere un poeta è sempre una scoperta di mondi stratificati dove, tra gli strati, si intravede, si intuisce, ciò che l’uomo, o la donna, cela. Ben celato ho intuito il disagio di chi si sente incompreso, ho intuito come il tempo presente per l’autore sia quasi un ostacolo alla vita vera, come se invece l’ancestrale fosse la vera meta: un viaggio con uno spazio e un tempo indefiniti.
Fabrizio Pistolesi possiede uno stile in cui prevale la parola netta, senza fronzoli, uno stile nel quale le parole si legano tra loro in modo creativo. Le ricorrenti anafore creano nella poesia di Fabrizio l’eco del ritorno, ne lineano il ritmo, scandito da versi che si susseguono senza ostacoli sia nell’esposizione che nell’espressività. Quella di Pistolesi è una scrittura trascinante, forviante, risalente, a tratti rabbiosa, a tratti armoniosa ma sempre piena di curiosità. È una poesia libera che racconta storie complesse e sentimenti prismici.
Leggere le poesie di Fabrizio Pistolesi vi condurrà dentro un flusso di coscienza che accoglie il disagio, la mancanza; un flusso di coscienza che segue la via della ricerca interiore la quale, da piccola bolla, si nutre di pensieri che necessitano di spazio; spazio che poi, a sorpresa, scoppia per rivelare uno strato fluido e vorticante.
Concludo questa mia recensione trascrivendo la strofa finale della poesia “Universo” che rivela, in parte, la poetica di Pistolesi:
(…) E mentre vorticosamente penetro
nel mistero dell’essenza
mi perdo nel tepore di un crepuscolo
nato per sbaglio
dal ventre di un Dio mai conosciuto
il cui nome è scritto
nel sangue vivo dell’universo
Giovanna Fileccia
Terrasini, lunedì 8 febbraio 2021
Una recensione ricca profonda intensa fortemente empatica. I miei complimenti più vivi. Non ho avuto modo di conoscere il poeta ma la tua analisi lo fa balzare sulla scena.
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Grazie Francesco! Sei molto gentile, molti mi riconoscono empatica. In questo caso ho scritto di getto quelli che il libro mi ha trasmesso. Neanche io conosco Fabrizio Pistolesi eppure leggendo le sue poesie ho carpito parte di lui.
Ti ringrazio per il commento, graditissimo
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