IL PIANISTA (L’ASPETTATIVA) da La Giostra dorata del Ragno che tesse
All’ombra,
sinfonie in festa,
illuminano il buio
d’armonica eleganza.
Tra ballanti dita
la prima nota
sboccia
in onde
divaga
e
si
dispiega.
Ed eccolo
a seguitare nel
complesso
strimpellio.
A carezzare
amorevoli corde.
Dita ora lievi,
ora pressanti.
Sinergia di sensi.
Fluenti emozioni
piene di un sé vibrante.
Eppure tutto
si decide nell’istante
in cui – il pianista-
dinanzi
l’opulente strumento
alza
con referenza
al suo frac
la coda
e
sospeso
nell’intenzione,
le estremità
oltre il sedile
lascia cadere.
E ancora prima
di sfiorare la tastiera
respira
a
ossigenare
la poesia
che sprigionerà
suoni di
perfetta armonia.
Da La Giostra dorata del Ragno che tesse, ed. Simposium.

