“Leggo e recensisco a cura di Giovanna Fileccia” . Qui tutte le recensioni
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Certa del Vostro supporto. G. F.
SINCRONIA TRA CORPO E MENTE di Antonino Causi. Il Convivio Editore, 2022.
Recensione a cura di Giovanna Fileccia

La poetica di Antonino Causi è compatta e si colloca tra i sensi e il pensiero: tra il corpo e la mente. Le sincronie, così come le chiama l’autore, sono gocce di sentimento e di emozione riversate su un foglio affamato di poesia. Come sembrano affamate d’amore le scarpe vecchie e logore eppure intrise di un ricordo speciale: “Queste vecchie scarpe\ parlano di te, oh padre \delle tue ore di lavoro \nei campi arati \di giorni odiati e amati \\E sono lì davanti \consumati dal tempo \logore e stanche\ così mi ricordano\ la tua fierezza e severità \dentro intensi mattini di felicità”. Antonino Causi attraverso le scarpe dà vita al padre amato e perso. Scarpe che prima di essere indossate non avevano storia, poi, dopo aver camminato per chilometri ai piedi di un uomo, hanno assorbito l’essenza stessa del proprietario, divenendo custodi e allo stesso tempo reliquie di colui che non c’è più.
Non è facile oggi scrivere poesia, la poesia fa fatica a nascere, è nell’aria ma è difficoltoso per Lei raggiungerci e manifestarsi. Ci vuole lo stupore di chi non si fa inglobare nelle brutture del quotidiano. La poesia è bellezza capace di trasformare finanche uno sfogo in un canto d’armonia. Mi è capitato di dire, e qui lo ripeto, che la poesia accade, cade a e, nel suo accadere, ci fulmina, ci sorprende per la potenza e l’energia che possiede. Ritengo che, in generale, il poeta sia un tramite, un canale che utilizza le parole, le sillabe, le figure retoriche solo per dare voce a Lei, la Poesia.
La raccolta di Antonico Causi è divisa in due sezioni: Corpo e Mente, come a sottolineare che le parole in fondo si amalgamano dentro le pagine così come i pensieri si amalgamano dentro la mente e il corpo. La sincronia la ritrovo nella poesia DESTINI che recita: “Destini che si incrociano\ su strade sconosciute \contano i giorni \di una nuova letizia \che forse arriverà”, l’incontro è per forza di cose sincrono, ci si incrocia nel momento giusto forse per destino, o forse per caso, fatto sta che se le strade convergono ecco che si camminerà insieme.
Eppure la sincronia alla quale il Nostro fa riferimento mi porta a una considerazione: penso che qui, la sincronia tra il corpo e la mente, sia… Antonino stesso, non potrebbe essere diversamente, egli si colloca tra il suo corpo la sua mente per risuonare con il circondario, il mare, la luna, la terra, e. Causi – uomo e poeta sincronico – attraverso la scrittura narra e dispiega, si fa strumento che, guardandosi intorno, affronta tematiche sociali tra cui il covid, i migranti, le ingiustizie, per poi divenire strumento in se stesso e passare a temi più intimisti che richiamano alla libertà, al desiderio e allo struggimento.
Antonino Causi scrive da parecchi anni e il suo percorso è raccontato dai titoli delle sue raccolte: la prima, “Versi in libertà” (2009), traccia il desiderio di fuoriuscire dal silenzio, dall’anonimato, per proiettarsi nel mondo; la seconda, “Melodie dell’anima” (2013), raccolta che nel 2017 ho recensito, risuona della parte più interiore e introspettiva; la terza raccolta ha per titolo “Ogni uomo ha la sua isola” (2018) come a definire i contorni dell’uomo. Questo terzo titolo si pone come punto di bilancio e di riflessione, quasi. Sembra che Antonino rifletta sul ruolo del poeta nella società e faccia riferimento all’isola come luogo poetico da raggiungere. Un luogo ideale sospeso tra anima, corpo e mente. Un luogo lasciato in bilico, fluido e, allo stesso tempo, compatto per essere raggiunto e abitato. La poesia si abita o ci abita? Ed ecco che il titolo dell’ultima raccolta, “Sincronia tra corpo e mente” (2022), oggetto di questa mia, riporta il Nostro dentro se stesso in un ballo armonico di suoni, canti, pensieri.
Nella sua prefazione l’amico Lorenzo Spurio scrive: “L’idea di Causi di dare una simile forma alla sua nuova silloge, credo di dire con abbastanza sicurezza, non nasce da una reale idea di cesura, da una volontà di istituire due zone apparentemente distanti e slegate perché è evidente quanto la componente razionale-intellettiva e quella pulsionale-emotiva vengano a unirsi determinando quel climax di sensazioni e di pienezza emotiva che crea un reale senso di benessere. Spesso difficile da verbalizzare.” Io mi trovo d’accordo al saggista Spurio non c’è divisione tra corpo e mente poiché sono entrambe parti di una medesima sincronia che, come dicevo prima, è impersonata da Antonino stesso. Egli, sincrono del suo essere, vibra e narra il suo vibrare. Può esserci condizione migliore per chi voglia comunicare?
C’è tra le poesie di Antonino la lirica COLPA. La trascrivo: “C’è sempre una colpa \il furbo la nasconde \convinto sempre\ che nessuno possa mai \trovarla \\La nasconde miseramente\ e cinicamente dentro \un vaso che prima o poi cadrà \e si spezzerà \mal per lui”. Mi ha particolarmente colpito perché mi ritorna un concetto che io e Tiziana Viola-Massa abbiamo espresso nella nostra mostra “Fibre di piombo”: ciò che si spezza può essere rimarginato, rigenerato. Solo la morte, per come la intendiamo noi, spezza, in un certo senso, i fili, i lacci, i legami, i respiri. Per tutto il resto c’è la capacità di riparare. Il poeta -ma anche ogni persona- taglia, spezza, lima per poi ricostruire ed è dalle macerie che, in un modo o nell’altro, riesce ad emergere. La poesia cresce e accresce l’anima, apre i pori alla sincronia tra corpo e mente e va… oltre.
Terrasini, 27 agosto 2022
QUI LE ALTRE RECENSIONI: https://giovannafileccia.com/2022/09/12/leggo-e-recensisco-prossime-recensioni-dal-19-settembre-2022/
L’ha ripubblicato su Alessandria today @ Social Media Manager. Pier Carlo Lavae ha commentato:
Riparte oggi la mia rubrica “Leggo e recensisco a cura di Giovanna Fileccia” . Qui i titoli dei libri e gli autori e autrici di cui leggerete: https://giovannafileccia.com/2022/09/12/leggo-e-recensisco-prossime-recensioni-dal-19-settembre-2022/ Certa del Vostro supporto. G. F.
SINCRONIA TRA CORPO E MENTE di Antonino Causi. Il Convivio Editore, 2022.
Recensione a cura di Giovanna Fileccia
La poetica di Antonino Causi è compatta e si colloca tra i sensi e il pensiero: tra il corpo e la mente. Le sincronie, così come le chiama l’autore, sono gocce di sentimento e di emozione riversate su un foglio affamato di poesia. Come sembrano affamate d’amore le scarpe vecchie e logore eppure intrise di un ricordo speciale: “Queste vecchie scarpe\ parlano di te, oh padre \delle tue ore di lavoro \nei campi arati \di giorni odiati e amati \\E sono lì davanti \consumati dal tempo \logore e stanche\ così mi ricordano\ la tua fierezza e severità \dentro intensi mattini di felicità”. Antonino Causi attraverso le scarpe dà vita al (continua)
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