Leggo e recensisco. LU JORNU CA LU MULINAZZU CHIANCIU, Maria Anna Manzella.

Quarto appuntamento con la mia rubricaLeggo e recensisco a cura di Giovanna Fileccia” . Qui i titoli dei libri e gli autori e autrici di cui leggerete: https://giovannafileccia.com/2022/09/12/leggo-e-recensisco-prossime-recensioni-dal-19-settembre-2022/  Certa del Vostro supporto. G. F.

LU JORNU CA LU MULINAZZU CHIANCÌU, di Maria Anna Manzella. Recensione a cura di Giovanna Fileccia

Ci sono libri che si distinguono dalla massa per il loro essere particolari. È il caso del volume scritto da Maria Anna Manzella dal titolo Lu Jornu ca lu Mulinazzu chianciu, che al suo interno riporta poesie, racconti, ricette, rimedi casalinghi, usi e tradizioni di un luogo che non esiste più poiché in quella grande estensione adesso vi si trova l’aeroporto di Palermo “Falcone Borsellino, Punta Raisi”. Di quei luoghi, che vennero espropriati nel 1968, rimane solo la costruzione d’avvistamento detta Torre del Mulinazzo, a cento metri dal vecchio mulino che si trovava nella zona chiamata “I Punti”.

Il libro di Maria Anna è un volume corposo di 420 pagine, trasuda di sofferenza e di rammarico, di rabbia e di frustrazione, di amore per la sua terra e di struggimento.

Emerge forte in lei il desiderio di ripercorrere con la mente i giorni del prima, di quando il Mulinazzo, sito in Cinisi, era pieno di vita, coi vicoli che davano sul mare e le lucciole che le sere d’estate volteggiavano libere e luminose. Era il tempo in cui Lu Mulinazzu rideva, era felice di accogliere le famiglie contadine, gli alberi rigogliosi, le risa dei bambini, lei compresa, e le campane della chiesetta che ogni sera era meta per la recita del rosario. Un mondo scomparso anzitempo a causa di un esproprio di massa che vide circa trecento famiglie lasciate al loro destino: senza casa e senza lavoro. Cosa potevano fare se non emigrare? E questo in gran parte fecero, Maria Anna stessa, valige in mano, seguì i suoi genitori in America, dove tutt’ora risiede.

Ed è talmente forte il legame con la sua Cinisi che la Manzella per scrivere Lu jornu ca lu Mulinazzu chiancìu utilizza il dialetto così come lo ricorda lei, con lemmi antichi, quasi scomparsi, perfino la sua introduzione è in dialetto e ogni ricordo che la stessa descrive. L’unica nota in lingua italiana è la prefazione della professoressa Maria Antonia Manzella della quale trascrivo un passo emblematico: “Maria Anna nelle sue poesie fa il quadro d quegli anni, mettendo in rilievo la lotta dei ragazzi per la loro terra e lo scontro con le forze dell’Ordine, che determinò qualche arresto”.

Questo è un libro che appartiene alla comunità cinisense che le Maestranze dovrebbero adottare e consegnare a ogni cittadino, poiché è un documento accurato e accorato che attraverso il sentimento richiama alla memoria le radici di un luogo che era loro ma che oramai è perso.

La testimonianza di Maria Anna Manzella ci fa riflettere su un dato importante: il progresso non può essere fermato, i porti, le ferrovie, le strade, le autostrade e gli aeroporti sono sicuramente segni di civiltà evoluta che favorisce il commercio e accorcia le distanze, eppure dietro al catrame, ai binari, alle piste c’è gente che è rimasta senza casa, senza lavoro e senza nessuna prospettiva perché l’esproprio non è stato pagato adeguatamente. Oggi l’aeroporto di Cinisi dà lavoro a centinaia di persone. Anche mio marito ha lavorati lì per anni, eppure mi chiedo: che genere di civiltà è quella che mangia, anzi divora, intere famiglie a favore del progresso? Mi limito solo, qui, a valutare un piccolo ma grande dettaglio: la scelta dovrebbe appartenere ai singoli così come dovrebbe esserci un equo scambio tra il dare e l’avere.

Concludo questa mia con un ringraziamento personale a Maria Anna Manzella, spero tanto di incontrarla di persona per potermi congratulare con lei non solo per la potenza del suo libro ma anche per la caparbietà e la costanza che ha dimostrato nella stesura di queste pagine intrise di vivide emozioni.

Giovanna Fileccia

Terrasini, 8 settembre 2022

QUI LE ALTRE RECENSIONI: https://giovannafileccia.com/2022/09/12/leggo-e-recensisco-prossime-recensioni-dal-19-settembre-2022/

2 commenti

  1. LA recensione a cura di Giovanna Fileccia LU JORNU CA LU MULINAZZU CHUANCIU,
    Maria Anna Manzella.

    Una recensione che sa di ~ PANE DI VITA ~
    l’esperienza di molti che hanno subito con
    dignità le sorti del destino~L’ EMIGRANTE~
    Un viaggio dentro l’anima dell’essere della
    scrittrice ; colei che seguendo i genitori, ha lasciato la propria terra descrivendo
    con orgoglio, passione e amore le proprie origini , usi costumi e tradizioni di un luogo
    che non esiste più.
    Un libro testamento che brilla per umiltà
    ed equilibrio spirituale e intellettuale.
    Grazie cara Giovanna alla prossima
    Buona giornata ❤️🌹

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