“Leggo e recensisco a cura di Giovanna Fileccia” . Qui tutte le recensioni
https://giovannafileccia.com/?s=Leggo+
Certa del Vostro supporto. G. F.
LETTERA A MIO FIGLIO CHE NON HO CONOSCIUTO, Giovanni Dino. Recensione a cura di Giovanna Fileccia

Giovanni Dino affida all’inchiostro il compito di riversare parole che gli sgorgano dal profondo e scrive una lettera che non può imbucare perché non sa come raggiungere il destinatario. Eppure -forse- le sue parole sono giunte dove, e a chi, dovevano arrivare, per gli immensi canali del cuore.
Questo piccolo libretto che tengo tra le mani dal titolo Lettera a mio figlio che non ho conosciuto conta appena 16 pagine, tutte intrise di un sentire lacerato, e contiene una missiva a un figlio che non è mai nato. Il tema è uno di quelli che mi coinvolge da vicino tanto che nel mio primo libro Sillabe nel Vento affronto il medesimo argomento con la poesia “Madre mancata”.*
Ciò che sorprende in questa lettera è che il mittente sia il padre, appunto Giovanni Dino, è lui che scrive e si rivolge con tenerezza al figlio chiamandolo mio caro bambino.
È una lettera dolce, tenera, piena di sentimento; racconta la mancanza, l’assenza, descrive ciò che poteva essere e non è stato, narra lo struggimento di un padre che non ha potuto abbracciare il suo piccolo.
Tra le pagine mi sono imbattuta in alcune domande e ce n’è una che, secondo me, è il punto centrale della lettera: il padre chiede al figlio se il suo andare via così presto sia stata una sua scelta, un modo per proteggerli, prima che il dolore per la sua assenza potesse diventare insopportabile. Dino, infine, lo ringrazia per la delicatezza che ha avuto nei loro riguardi, ed è evidente la sofferenza che.
Le prefazioni sono di Ester Monachino e di Rossella Cerniglia, poetessa, quest’ultima, che ho avuto il piacere di conoscere qualche anno fa; la nota a chiusura è di Marcella Nigro, scrittrice che ho conosciuto nel novembre del 2021 durante un evento presenziato da entrambe a Bologna.
Riporto un breve brano tratto proprio dalla lettera di Giovanni Dino a suo figlio: “Ti voglio bene, mio caro dolce bambino, malgrado non ti abbia mai visto e conosciuto. Ma forse ti incontrerò negli occhi dei bambini che vedrò per strada, oppure ci incontreremo tra le luminose vie del cielo, a suo tempo.” E… concludo con la mia poesia:
MADRE MANCATA*
Un pietroso fardello primordiale
impresso come un calco
indelebile nelle ossa
scrittura rovente
forgiata a fuoco
fa capolino
e marchia a sangue
il mio destino
Io, madre mancata
di bimbo staccato, ito, finito
Pura essenza
svuotata anzitempo
Voragine di un tempo passato
che cade nello spazio infinito,
e si perde
Voragine di un tempo presente
che scende e si acquatta
e nelle viscere germoglia
Madre mancata,
di figlio mai nato
Memoria di un ricordo
che si assiepa e attende
Spirale di dolore senza fine
Dolore
che necessita di rinascita
Rinascita
che necessita d’amore
Amore rinato
che attenua il dolore
Giovanna Fileccia
Terrasini, 27 agosto 2022
Qui tutte le recensioni
https://giovannafileccia.com/?s=Leggo+
Qui i titoli dei libri e gli autori e autrici: https://giovannafileccia.com/2022/09/12/leggo-e-recensisco-prossime-recensioni-dal-19-settembre-2022/
GIOVANNI DINO E GIOVANNA FILECCIA
entrambi hanno vissuto lo stesso dramma.
Lettera a mio figlio che non ho
conosciuto di Giovanni Dino
Una recensione a cura di Giovanna Fileccia molto toccante riflessiva e coinvolgente. Questo forte sentimento di paternità
mancata porta l’autore a rivolgersi a questo suo figlio; con una lettera così amorevole che lascia nel cuore il seme della speranza….La vita è dono gratuito tanto che i nostri figli, non sono nostri
ma, segno di un progetto Divino.
Siamo figli fratelli e genitori per le strade del mondo…La stessa sorte per Giovanna
Fileccia , nel suo libro Sillabe nel vento la
toccante poesia Madre Mancata.
Un sincero ringraziamento ad entrambi
per questa lettura e insegnamento di vita.❣️
"Mi piace""Mi piace"