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La danza del confine – Una memoria di me di Carla Buccino pensieri per immagini. Jack Edizioni, 2022
Recensione a cura di Giovanna Fileccia
Carla Buccino è alla sua prima raccolta poetica, un libro edito dalla Jack Edizioni di Andrea Raguzzino del quale poche settimane fa ho recensito il thriller Lontano da casa unitamente alla silloge poetica Il colore delle parole: libro che vede me e altri nove Poeti in circolo uniti per un progetto sociale dedicato alle donne.
La danza del Confine: così si intitola il volume che tengo tra le mani. È diviso in ben nove sezioni che spaziano in altrettante tematiche tra cui poesia e bellezza, mare e corpo, tempo ed emozioni, amore e vita. Un caleidoscopio di temi che si rincorrono tra le pagine nivee in un susseguirsi di riflessioni, di considerazioni, di pensieri deduttivi e induttivi.
Ad arricchire ogni sezione vi sono delle fotografie della stessa autrice, alcune a colori, altre in bianco e nero, che dimostrano un occhio attento ai dettagli, capace di comunicare l’immediatezza dell’immagine.
La copertina è di Dario Raguzzino e rappresenta una scala che conduce a una finestra dai cui vetri semi aperti si staglia una luna nel cielo stellato.
Una raccolta che già dal titolo e dal sottotitolo Memoria di me-pensieri per immagini, ci dà una indicazione ben precisa: quella di un diario. Ma, mi chiedo, è un diario che riguarda Carla? Oppure è un modo che l’autrice utilizza affinché il lettore si riconosca?
Non conosco personalmente Carla Buccino, abbiamo comunicato per messaggi ed è stata gentile a inviarmi una copia del suo libro, e per questo la ringrazio. Questa mia recensione, dunque, è basata solo sulle mie impressioni che sono del tutto soggettive. Dalla sua nota biografica apprendo che Carla è laureata in Psicologia Clinica e di comunità, e si occupa prevalentemente di adolescenti e giovani adulti, inoltre ha da sempre l’obiettivo di promuovere il valore dello sguardo psichico sul mondo e di favorire la cultura della relazione come elemento imprescindibile in ogni contesto di cura e cultura.
Spesso il lavoro ci rappresenta e per Carla non è diverso. In questa sua prima raccolta ella si pone tra il corpo, la mente e le azioni. La sua è una poesia di analisi che segue percorsi razionali. Il suo stile è lineare, l’autrice usa le parole come scale che partono da una stessa matrice –il pensiero- e si sollevano per guardare oltre.
Le poesie contenute ne La danza del confine, sono riflessioni che a sorpresa rivelano… È indubbio che la poetica di Carla Buccino, viste le tematiche, abbia delle basi di estrema sensibilità, ho rilevato in molte poesie una doppia dimensione, come se Carla nella prima parte delle stesse dia spazio allo studio del pensiero, per poi nei versi finali rompere gli argini della psiche e lasciarsi andare al poetare fluido delle parole.
Nella poesia che dà il titolo al libro La danza del confine ho avvertito la predisposizione naturale di chi sa come andare oltre i vocaboli. Le nove sezioni sono frammenti nei quali vi è celato un continuo dialogo tra l’autrice e l’altra – o le altre – sé stessa: quasi la narrazione di un’esistenza che a una prima lettura appare la sua, ma che poi si estende al di fuori a raggiungere chi sta dall’altra parte.
Ho osservato nei suoi componimenti l’importanza della scelta e del tempo presente inteso come qui e ora. Ma l’intenzione primaria della Nostra è, secondo me, trasmettere al lettore quanto sia fondamentale concentrarsi sulla crescita consapevole e, a tale proposito, gli strumenti che utilizza sono due: l’indagine deduttiva e le domande affinché ognuno poi possa, nel primo caso, soffermarsi a pensare e, nel secondo caso, trovare la risposta opportuna.
La poetica di Carla Buccino è autentica e salta dalla ragione al sentimento. Riporto di seguito il componimento numero 11, un aforisma che secondo il mio parere possiede quella scheggia di luce in grado di penetrare l’animo umano:
11
I posti del cuore li riconosci
perché profumano di sole
e non chiedono niente in cambio
Terrasini (PA), 3 luglio 2023
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Molto accattivante la raccolta poetica
“La danza del confine “di Carla Buccino
così come c’è la presenta Giovanna: un
caleidoscopio di temi, un susseguirsi di
memoria di me-pensieri per immagini.
Verissimo, il poeta consegna la poesia
ch’è movimento, percezione, immagine, linguaggio che il lettore fa sua in relazione alla propria esperienza ,oppure, cerca di scoprire le vesti dell’anima del poeta ed è sempre una forma di riscontro con sé stesso in virtù di quell’io proiettato nel noi . Una raccolta esistenziale che sfocia nel sociale è una grande opportunità di lettura per una crescita personale che desidera immergersi nel profondo della propria coscienza.
Un grazie a Giovanna Fileccia per la sua eloquente recensione che, conduce il lettore alla comprensione del testo,nonché al desiderio di avere tra le mani la raccolta poetica per poterla vivere.
Un Grazie di cuore all’autrice Carla Buccino per averci consegnato una importante opera…
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