Poesia. GUSCIO DI LUMACA

Di Giovanna Fileccia

GUSCIO DI LUMACA da La Giostra dorata del Ragno che tesse

La prima volta che sono nata
per dispetto
soffiai dentro un guscio di lumaca
e persi la mappa del destino.
Scambiai di posto con colei
che uscendo sussurrava:
Per vivere meglio è meglio morire”.


Così
mi ritrovai bloccata
in una vita non mia
mentre la lumaca,
col filo di bava,
usciva dal tranquillo viale
dell’andare sicuro,
avviandosi libera
per la sua strada.


E io
scaraventata nel guscio
vissi al suo misero posto.
E ancora dimoro in porto sicuro
dove il coraggio è nato già morto.


E tuttora cammino
celata al mondo intero
tra fango e marciume
in cerca di un posto migliore.


La Madre Terra,
piangente sorella,
urla dolore per la sua prole.
Mi domanda con nenia struggente:
E’ meglio morire, per vivere meglio?
A tale quesito non ho risposta
ma
rinascendo donna
l’ascolterò dal guscio di lumaca.

Giovanna Fileccia

Da La Giostra dorata del Ragno che tesse, Ed Simposium 2015


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