Oggetti in terapia (romanzo)

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Estratti di recensioni a OGGETTI IN TERAPIA

“Romanzo assolutamente geniale. Ottima la scelta di Giovanna Fileccia di alternare diversi narratori. Tutti i lettori possono trarre i giusti insegnamenti e riconoscersi tra le pagine.” Luca Vetrano  (Agenzia Talento Letterario)

“Romanzo originale nella impostazione e nella struttura, e poi anche attuale. Un accostamento viene spontaneo farlo con Luigi Pirandello, e in particolare con l’opera “Sei personaggi in cerca d’autore”.  Giovanna possiede l’ingegnosità. Basti pensare alla Poesia Sculturata, di sua invenzione. Prof.ssa Maria Elena Mignosi Picone (Relatrice)

“Con uno stile letterario enfatico, che richiama il teatro dell’assurdo di Ionesco, l’autrice immagina e fa immaginare”. Giornalista Pippo La Barba (Inchiesta Sicilia)

“In OGGETTI IN TERAPIA Giovanna Fileccia trasforma un grigio studio medico in un circo delle meraviglie. La dicotomia tra oggetti ed esseri umani inizia con la psicoterapia in cui i soggetti parlano in modo brillante attraverso gli oggetti personali, rivelatori dei loro malesseri. Prof. Salvatore Maurici (l’Araldo)

“Vi starete chiedendo cosa c’entra l’opera “Il pensiero laterale” del Dottor Edward De Bono con il libro “Oggetti in terapia”? La risposta sta nel fatto che Giovanna Fileccia è una scrittrice, una tessitrice di parole, che ha assurto la creatività a ruolo primario e fondamentale nella sua esistenza, a maggior ragione quando scrive un libro.” Antonino Schiera (Riflessioni d’autore)

“Un libro sorprendente, geniale, innovativo che promuovo a pieni voti. Un’idea brillante quella dell’autrice di dare la possibilità di avere un’anima anche alla materia inanimata. Giovanna Fileccia, con il suo stile elegante, scorrevole, mai banale, riesce a dare vita a pensieri nascosti, sommersi, dimenticati.” Alessandra Di Girolamo (Gli amici delle emozioni)

“L’aspetto che più voglio ancora sottolineare è la capacità da parte dell’autrice di sapersi mettere dalla parte dell’altro, così forte da scombinare le leggi della fisica, addirittura sposta il suo baricentro.” Prof.ssa. Graziella Catalano (Relatrice)

Mi piace l’idea di dar vita a degli oggetti affinché amplifichino i nostri difetti, le nostre mancanze, la nostra insoddisfazione. La lettura non pesa perché si è coinvolti da una sensazione di giocosa creatività. Questo passo spedito, nel leggere, ci porta invece a un impegno con noi stessi: ovvero mentre leggiamo ci conosciamo meglio. Trasferendo l’anima agli oggetti, ci sentiamo più sollevati poiché ci specchiamo nei personaggi senza dircelo troppo.” Valentina Cucuzzella, poetessa e scrittrice

 “Posso dire? Un’idea geniale! Sono quasi convinta che se il racconto avesse avuto come protagonisti degli uomini, non sarebbe stato così magnetico per il lettore. Il paradosso e l’assurdità, misto alla verità e realtà dei problemi che si affrontano, sono stati un abile strumento per appassionare un incredulo lettore. (…) Attenzione al tempo della narrazione: fate attenzione alle date che troverete come incipit di alcuni capitoli, per comprendere appieno il dipanarsi della vicenda. E attenzione al messaggio, forte e chiaro, che emerge dalle pagine: imparare a prendersi cura dell’altro.BLOG LA BOTTEGA DEI LIBRI


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