Tra le mura antiche e dense di storia, Domenica 27 dicembre 2015, si è svolto all’interno del Castello di Carini “La Giostra Dorata”. Mi sono presentata al pubblico con la prosa, la poesia, il presepio artistico e le opere tridimensionali di Poesia Sculturata. È come se il prisma, di cui spesso lascio intravedere un solo lato, in questa occasione, si sia ricomposto e gli aspetti della mia persona siano emersi tutti in superficie.
In questi ultimi anni sono stata protagonista di molte mostre e recital. A volte nei miei eventi ho dato più risalto alla poesia, altre volte alle Opere Tridimensionali di Poesia Sculturata, ma mai come questa volta mi sono sentita completa.
Sono passati solo 3 anni da quando ho inventato il neologismo POESIA SCULTURATA. Non ho trovato di meglio per definire il mio modo di unire la poesia e l’immagine, in modo da dare alle parole anche una visione interpretabile da varie angolazioni e diversi punti di vista.
Tutto è iniziato 9 anni fa quando, dalla poesia “Metafore” scritta nel 2006, ho creato insieme a mio marito Alessandro, il presepio Il Gesù agli uomini e gli uomini al Gesù che racchiude tutti gli elementi e i simboli che poi ho usato per la Poesia Sculturata.
Pippo Oddo, mentre scriveva la prefazione del mio libro “La Giostra dorata del Ragno che tesse”, mi ha fatto notare che questo presepio è la giostra. Che in realtà la Poesia Sculturata era dentro di me già dal 2009, se non prima, e si è manifestata attraverso la creazione del presepio, dove ci sono le spirali, i cerchi; c’è il concetto del libero arbitrio, la precarietà della vita umana rispetto al tempo; c’è l’esigenza di spiritualità, e la necessità di noi, creature terrene, all’essenzialità.
Il recital La Giostra dorata si è avviata con le parole di Anna Barone che mi ha presentato al pubblico carinese. Queste le sue parole: “Quando l’ho invitata alla trasmissione che in quel periodo conducevo in diretta a Radio Carini, Giovanna mi ha incantata e affascinata con le sue poesie. Dopo poche settimane sono andata a vedere la sua mostra dal titolo EQUI-LI-BRIO? presso ex casa Badalamenti dove esponeva le sue opere tridimensionali di Poesia Sculturata, e ho capito che avevo davanti un genio. Nella sua complicata semplicità Giovanna cattura l’attenzione di chiunque si avvicini ad una sua opera di Poesia Sculturata e la cosa più bella è che spiega nel dettaglio ogni suo lavoro.”
Quando ho iniziato a raccontarmi attraverso la Poesia Sculturata, ho sentito forte la responsabilità che porto sulle mie spalle. Con le gambe e la voce tremanti ho detto: “Ho scelto di intitolare il recital di oggi “La Giostra Dorata” prendendo spunto dal titolo del mio libro La Giostra dorata del Ragno che tesse.
Perché la giostra è dorata? La giostra è molto preziosa: rappresenta lo spazio e il tempo del nostro vivere sul mondo.
Chi è il ragno? Il ragno è l’uomo che tesse una tela molto preziosa: la sua.
Ogni uomo è un piccolo ragno che costruisce il proprio destino.
La giostra del vivere è rallegrata da piccoli ragnetti: c’è chi onora, perdona, gioisce, tradisce, e poi …. c’è chi sta a guardare”.
Poi ho ringraziato mio figlio, Leo Di Mercurio, autore del quadro LA TELA, per aver dato una veste particolare ed originale alla copertina del mio libro.
Dopo il mio discorso introduttivo, Maria Rita Picone, ha presentato il gruppo di folk Segnali da Carini: sei bambine che hanno ballato la tarantella siciliana con alcune varianti; il terzo ballo, in particolare mi è piaciuto perché riprendeva nei movimenti, proprio il vorticare della giostra.
E poi il Salone delle Arcate, dove si è svolto “La Giostra Dorata”, ha risuonato della musica di Giuseppe Andolina che ha aperto il recital con un suo brano inedito alla chitarra e l’atmosfera é cambiata ed è stato un bel momento. Giuseppe Andolina ha composto la melodia per tre mie poesie. Mentre recitavo le poesie accompagnata da Giuseppe, ho avvertito nel pubblico presente, per la maggior parte persone sconosciute, un’emozione che riempiva ogni mio poro insinuandosi sottopelle tanto da farmi tremare la voce che a tratti diventava rauca.
Per non parlare dell’emozione provata mentre Francesca Piazza, Giovanni Mancuso, Santina Passalacqua e Gianfranco Lo Piccolo hanno recitato ognuno una mia poesia vicino l’omonima opera tridimensionale. E ancora emozioni mentre Cinzia Fileccia, mia sorella, e Marica Galici, hanno recitato insieme a me. E che dire dell’introduzione che Maria Antonietta Sansalone ha scritto per la mia poesia “Fiore di Mare”, semplicemente coinvolgente e piena di sentimento.
Hanno parlato di me Veronica Giuseppina Billone, editrice dei miei due libri, e la professoressa Maria Antonia Manzella.
Le riprese video sono a cura di Piero Armetta, e il Mixer è stato messo a nostra disposizione da Arianna Ferranti del CIF.
Ma la giostra del divenire non si è fermata: il Comune di Carini, nella persona dell’Assessore al Turismo Salvatore Badalamenti, mi ha proposto di prolungare la mostra “La Giostra Dorata” per tutto il mese gennaio 2016 e di ampliarla con altre opere di Poesia Sculturata in due stanze molto particolari del Castello: la Stanza del Delitto dove la Baronessa ha perso la vita, e la stanzetta attigua.
Nella Stanza del Delitto accanto la poesia sculturata “Imperia”, c’è la lettera che ho scritto alla donna che era.
Per cui signori e signore vi ringrazio e vi invito a visitare il Castello di Carini.
Che la giostra continui il suo movimento di rotazione!
Giovanna Fileccia 28/12/2015