Leggo e… presento e relaziono. DA FREUD A MUCCIOLI, di Antonio Carmignani. Edito da Ritrovarsi.

Di Giovanna Fileccia

Palermo. Sabato 23 marzo 2024 ho avuto l’onore e l’onere di moderare e dialogare con l’autore Antonio Carmignani sul suo libro Da Freud a Muccioli. Figli putativi di San Patrignano.

La presentazione si è svolta presso TRJ – ex chiesa di San Lorenzo, un luogo suggestivo ed evocativo che racchiude in sé il passato e il presente.

A relazionare sul libro il dottor Francesco Zavatteri e l’avvocato Ilenia Bacchi che ha curato la prefazione del volume. Ha introdotto il pomeriggio e mi ha gentilmente presentato, l’architetto Massimiliano Troia.

Oltre al dottor Massimo Russo è intervenuto il numeroso pubblico, molti hanno interagito con l’autore arricchendo la presentazione di nuovi punti di vista e spunti di riflessione.

Di seguito per la rubrica “Leggo e recensisco a cura di Giovanna Fileccia”, vi propongo la mia relazione.

Certa del vostro supporto. Ringrazio l’autore, e voi tutti per l’attenzione, la fiducia e la stima.

Da Freud a Muccioli. Figli putativi di San Patrignano, di Antonio Carmignani. Edito da Ritrovarsi, 2023.

Recensione a cura di Giovanna Fileccia

Oggi presentiamo un libro che racchiude in sé diversi modi di approcciarsi alla scrittura. Antonio Carmignani ne Da Freud a Muccioli. Figli putativi di San Patrignano scrive di un argomento che porta in sé un carico sociale ed emozionale, economico e politico/organizzativo, un carico altresì di etica, di cura, di buona – o cattiva – salute fisica e psichica: la dipendenza da sostanze tossiche e da droghe.

Da Freud a Muccioli racchiude tre tipologie di scrittura: la narrazione autobiografica, la saggistica e la pratica che attiene alla stesura di un trattato analitico ed esplicativo.

Il volume affronta sì la tossicità, ma anche le varie sfaccettature della esperienza nella comunità di San Patrignano con tutto ciò che ruota attorno al “mondo” creato da Muccioli: un microcosmo dove tutt’oggi le persone, gli utenti, si scambiano aiuto, condivisione, si sostengono nella speranza e nel recupero; un microcosmo, San Patrignano, che, in passato, ha visto episodi di violenza, accuse, dolore, morte.

Come documento autobiografico l’autore, con distacco, riesce a dare una visione oggettiva del suo vissuto, un vissuto che negli anni ‘80 lo ha portato a San Patrignano e, una volta lì, è riuscito a conquistare la fiducia di Vincenzo Muccioli, tanto lavorare a stretto contatto con lui, per circa tre anni, nell’ufficio centrale della comunità di San Patrignano.

Il volume è stato pubblicato sotto pseudonimo dall’Ass.ne Ritrovarsi, la quale ha per simbolo una candela accesa, una fiamma da seguire che rappresenta la luce del ritrovo. Ritrovarsi, di fatti, vuole intendere fare comunità, nel senso di una comunità rappresenta un ritrovo, un procedere insieme e… un trovar-si, trovare se stessi.

Antonio Carmignani, sociologo e dirigente in un’azienda pubblica, ha deciso di scrivere questo libro dopo essere stato contattato per partecipare al documentario SanPa, documentario al quale, poi, tuttavia non ha preso parte. Spinto dal desiderio di dire la sua, ha prodotto questo volume che racchiude ogni aspetto della dipendenza, la quale, e credo ne siamo consapevoli tutti, lo si voglia o meno, può aggredire (senza che magari ce lo si aspetti) l’esistenza di ciascuno di noi. È vero! Siamo tutti dipendenti da qualcuno o da qualcosa, lo siamo fin dalla nascita… È così bello essere dipendenti! È così confortevole dipendere da qualcuno, dipendere da qualcosa! Il non dipendere sottende una grande forza interiore, una responsabilità, una autocoscienza, un prendersi cura di se stessi e… amarsi, sì, amarsi tanto da non avere necessità di fare – della dipendenza – uno stile di vita. È troppo? Forse. Eppure, probabilmente, l’essere amorevoli verso se stessi, potrebbe contribuire a una risoluzione del problema della dipendenza. Amare se stessi, forse, è il miraggio da perseguire.

Ma procediamo per ordine.

Negli undici capitoli che compongono il libro troverete riferimenti a ciò che è stato il percorso di Antonio Carmignani unito all’analisi scientifica della tossicodipendenza: la visione oggettiva che l’autore ne dà è, beninteso, scevra da ogni giudizio.

Il fenomeno “droga” è una delle tante attuali piaghe sociali. Non vi nascondo che leggere nero su bianco i meccanismi che portano a tale dipendenza mi ha spiazzato. Ho deciso di prendere parte all’incontro odierno, di moderare e dialogare con Antonio quando mi sono resa conto che egli è contro le pratiche autoreferenziali: nonostante egli abbia preso le distanze da Muccioli non intende affatto giudicarlo, né puntare il dito verso qualsivoglia persona, istituzione o differente scelta. Il Nostro si limita, e non è poco!, a fare ordine nei rispettivi settori che attengono al vasto mondo della tossicodipendenza, settori che ho precedentemente enumerato. Come un bravo direttore d’orchestra Carmignani ha condotto e dato armonia agli argomenti del libro; eccone alcuni dei più significativi: la legalizzazione, il rapporto tra medicina e tossicodipendenza, la sanità, la vivacità relazionale, l’analisi della parola “vittima”, la soglia del dolore e altri. Dal punto di vista emotivo ci sono poi altri argomenti, come per esempio: la sindrome da crocerossina, ed è interessante anche ciò che l’autore riporta su Freud per quanto riguarda la coazione a ripetere.

Carmignani ne Da Freud a Muccioli adotta una scrittura articolata e volutamente razionale, eppure, con mia sorpresa, vi ho scovato un brano poetico a pagina 199 e un estratto dalla Lettera ai Romani che racconta la dualità.

Questo volume narra di un uomo coraggioso e fiero, un uomo che attraverso le sue esperienze, i suoi studi e i suoi approfondimenti, ha fatto luce sui vari aspetti della tossicodipendenza, di San Patrignano e del suo fondatore Vincenzo Muccioli e le sue manie di grandezza, il suo essere visionario, il suo sentirsi un mago, il volere a tutti i costi che i suoi figli putativi avessero la possibilità di riabilitarsi e ricostruirsi. L’intento iniziale di Vincenzo Muccioli era nobile e altruistico, cosa è successo successivamente? Perché questa figura oggi è così controversa? La serie televisiva SanPa ne fa uno spaccato abbastanza chiaro, un documentario basato sull’esperienza diretta come quella di Walter Delogu e della figlia Andrea e di altri.

L’idea di Antonio Carmignani è quella di costituire gruppo con persone interessate a instaurare una reciproca conoscenza in modo riservato e rispettoso. L’autore ci tiene a precisare che gli eventuali introiti a lui derivanti da questa pubblicazione, li devolverebbe unicamente in tal senso.

Non mi resta a questo punto che ringraziarvi per l’attenzione, augurarvi buona lettura e augurare a ciascuno di noi di ri-trovarsi in un cammino verso la luce. Auguro ad Antonio Carmignani di divulgare più luce possibile tra i giovani e i meno giovani così da prevenire la dipendenza. Che ogni azione dipenda da noi, che ognuno possa amarsi tanto da volere il proprio bene.

Giovanna Fileccia

Terrasini, 23 marzo 2024

QUI LE RECENSIONI DELLA MIA RUBRICA: https://giovannafileccia.com/?s=Leggo+e

Il libro di Antonio Carmignani è disponibile sia online che nelle librerie. Allego uno dei Link: https://store.streetlib.com/educazione-e-formazione/da-freud-a-muccioli-figli-putativi-di-san-patrignano-744608/


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